martedì 18 maggio 2010

Articolo 10 aprile "Gli spazi sottratti sono diritti negati"

In 400 in corteo: e ora diciamo basta agli sfregi di Carrara

il Tirreno — 11 aprile 2010 pagina 09 sezione: MASSA

CARRARA. E’ un “Basta” deciso alla mercificazione del territorio perpetrata nel corso degli anni dalle varie amministrazioni a scapito della città di Carrara, quello che si è sollevato dalla manifestazione “Carrara, Odissea negli spazi”. La “via crucis laica” ha visto la partecipazione complessivamente di circa quattrocento persone, oltre che di molti comitati e associazioni sorti in difesa del territorio; e si è snodata attraverso le “rovine” della città, ossia quei luoghi pubblici o sottratti alla cittadinanza o abbandonati in una condizione di estremo degrado. Perché “gli spazi sottratti - recitano i cartelli appesi ad ogni “stazione” della via crucis laica - sono diritti negati”. Il corteo è infatti partito dal luogo simbolo: l’ ex-Politeama Verdi , ormai inagibile da parecchi anni. Spiega Claudia Bienaimè , architetto e membro del Comitato per la difesa del Politeama: «Sono vent’anni che gli anarchici insieme ai cittadini denunciano gli abusi che si stavano compiendo sull’edificio. Abusi che lo avrebbero portato necessariamente al crollo, ma nessuno ci è mai stato a sentire». Il solaio, infatti, per essere reso abitabile è stato rialzato e caricato di ottanta centimetri di cemento armato. E continua Ciro Nicolazzi , dell’Associazioni Archivio Germinal: «Bisogna rivendicare il nostro diritto di utilizzare qusti locali e opporci agli abusi edilizi. Il palazzo è destinato ad usi pubblici in perpetuo». Il corteo, accompagnato dalla musica popolare dell’Antica Rumeria Lagrima de Oro e dei Forasteri, si è poi diretto verso la ex-Montecatini , dove sorge il nuovo complesso edilizio. Anche questo uno spazio negato e privatizzato, quindi, passato dall’essere uno degli spazi verdi della città, a capolinea degli autobus e, infine, a quartiere residenziale completamente cementificato. Ad ogni tappa, un cartello bilingue (italiano e inglese), contenente la storia dello “spazio negato” di turno, veniva appeso come testimonianza del passaggio del corteo, e Matteo Procuranti , attore di Bianca Teatro, accompagnava il tutto con declamazioni satiriche. Il cartello per la scuola del Marmo , quarta tappa della via crucis laica - subito dopo la piscina comunale ancora inutilizzabile - recita: “Da tempo è stato aperto un dibattito da parte degli studenti per sensibilizzare l’ente comunale sulla valorizzazione della scuola. Alcuni dei punti analizzati sono stati l’assenza di iscrizioni e chiusura di indirizzi”. A questo proposito, gli studenti hanno avanzato delle proposte all’amministrazione, tuttavia stanno ancora attendendo una risposta. In seguito, il corteo ha fatto tappa all’ospedale, dove un tempo sorgeva la ferrovia marmifera , ed è stata avanzata la proposta di ripristinare il percorso nel tratto da S.Martino fino ad Avenza, così da renderlo una pista ciclabile. Fari puntati anche sull’ ospedale e sul progetto dell’ospedale unico a Massa. In piazza Gramsci è stata la volta del Collettivo degli studenti dell’Accademia di Carrara, che ha puntato il dito contro il modo in cui è stata gestita la Casa dello Studente : inaugurata tre volte, è ancora in buona parte inagibile a causa delle infiltrazioni d’acqua. «Questo - denunciano alcuni studenti del comitato - non è il modo di gestire le politiche giovanili. Noi vogliamo esistere, invece qui sembra esserci una netta divisione fra i cittadini e gli studenti. Quasi che il nostro unico ruolo fosse quello di far tenere aperti i bar e pagare gli affitti. Non ci sono i luoghi d’aggregazione e, quindi, non possiamo nemmeno confrontarci con la popolazione». E uno di loro aggiunge, amaro: «Io non sono di queste parti, sono venuto qui apposta per studiare all’Accademia e, ad essere sincero, mi aspettavo una città completamente diversa. Insomma, la città più famosa al mondo per il suo marmo ai miei occhi doveva essere una città d’arte, piena di cultura. Invece mi sto rendendo conto che non è così. Carrara è una città che rinnega la sua storia, i suoi luoghi storici, e una città che non conosce il suo passato è una città che non esiste». Tappe successive: la Biblioteca , il Ponte della Bugia e la via Carriona , dove è stato fatto un richiamo pure alla situazione di degrado in cui verte il parco della Padula e la villa Fabbricotti . Dopo una breve tappa al Mercato Coperto , il corteo è finalmente giunto davanti al Comune, dove però non ha potuto consegnare lo “spremio Attila” al sindaco: appuntamento a martedì prossimo alle 11. Poi, di nuovo tappa in piazza Gramsci: merenda per i bambini, musica, e nuove proteste per sensibilizzare l’amministrazione a realizzare i giochi per i bambini. -


Sara Ligutti

1 commenti:

Unknown ha detto...

siete fortunati ad avere uno spazio....
rispettatelo, abbiatene cura perchè è un sacrficio vostro e di chi magari vi sgancia i soldi per averlo.
i soldi sono frutto di lavoro e da che mondo e mondo il lavoro non piace a nessuno.
magari quindi anzichè perdersi in retoriche dialettali attivatevi per far si che lo spreco sia contenuto e le cose procedano nel modo piu elementare possibile.
piccoli passi portano lontano, il resto viene di conseguenza.
a presto.
L.

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